The Dolomites and the Trentino region – What better place to go for a winter holiday or for some rest and relaxation when it’s hot in the summer? The Trentino region, of course, where we can admire the marvelous Dolomites!
This region is in the north of Italy, in the heart of the natural parks, with its fantastic lakes, impressive mountain peaks and lush meadows. Its mountain landscape is varied and has much to offer to nature lovers. Some of the most famous mountain ranges are the Marmolada, queen of the Dolomites, and the Pale di San Martino. The Dolomites are a mountain range which includes different Italian provinces: Trento, Bolzano and Belluno. The name comes from the French geologist Déodat de Dolomieu who was the first to study this particular type of rock formations, and whose studies were published in 1791. They are called the “Pale mountains” due to the particular color of the rock which gives them a very unique reddish-orange hue at sunset, an alpine glow phenomenon for which the Dolomites are known worldwide. They are renowned for their beauty and majesty which officially put them in 2009 on the UNESCO World Heritage list. Its highest peak is the Marmolada (10,967.84 ft.) and the first ascent was made in 1864 by Paul Grohmann.
The Trentino region is also called “little Finland” thanks to its 297 lakes and a large number of rivers covering an area of about 22 square miles. The variety of lakes in the Trentino is as numerous as its colors: from azure blue to emerald green of the lakes situated at the bottom of a valley, on elevated plains, and even in the glacial area. The Trentino lakes do not only distinguish themselves thanks to the clearness of the water, but also the quantity of fish. This region has always been a territory of contrasts and encounters. It is a land in which mountain passes and elevated plains join hilly valleys, and where different people and cultures come together. In ancient times the Romans and the Celtic people, then later, in Middle Ages, the Rhaeto-Romans and Germaic peoples populated this area, followed by the Germans, the Italians and the Ladins in more recent times, who joined together and whose cultures mingled. Its history, but also the relatively insular geographic position of some of its valleys, have allowed this territory to have an extraordinary richness of culture and traditions that are still kept alive today.
It is also rich with minor linguistic groups and… gastronomic specialties. The speck, for example, is a meat which is the result of a particular conservation process used on the pork’s raw and boneless shoulder, which is treated and smoked. It is eaten sliced very thin and accompanied by small chunks of parmigiano cheese and rucola (rocket salad), or in thicker slices which are grilled and sprinkled with olive oil. Polenta is a food which has ancient origins, and is very popular in the regions of northern Italy. It can be made from yellow corn flour or dark flour made from buckwheat. Needless to say, there are hundreds of recipes in which polenta is the main ingredient and is served with game, cheese or mushrooms. The canederli is another typical first course, little balls of bread mixed with milk and eggs, flavored with bits of speck, ham, cheese and parsley. They are either served in their cooking broth of sprinkled with melted butter. This region also has a long historical tradition of wine making and produces rare wines. Its most renowned white wine is the Nosiola from the vineyards with the same name in the Valle dei Laghi and the Val di Cembra. Its grapes are also dried and used to make the famous Vino Santo Trentino. The most famous red wines of this region are the Marzemino and the Teroldego Rotaliano. At Christmas a typical drink is the vin brulè, mulled wine flavored with cinnamon, clove or orange peel, served warm with homemade biscuits. If you haven’t been there, plan a visit, you won’t regret it! 🙂
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Le Dolomiti e il Trentino – Qual’è il posto migliore per trascorrere le vacanze invernali oppure quelle estive per scappare dal gran caldo della città? Il Trentino, ovviamente, dove si possono ammirare le meravigliose Dolomiti!
Si trova nel cuore dei parchi naturali, circondato da fantastici laghi, imponenti vette, e natura incontaminata. Le montagne del Trentino hanno molto da offrire agli amanti della natura. Alcuni dei monti più famosi sono la Marmolada, regina delle Dolomiti, e le Pale di San Martino. Le Dolomiti sono intese come sezione delle Alpi tra l’Adige ed il Piave suddivisa tra le province di Trento, Bolzano e Belluno. Prendono il nome dal geologo francese Déodat de Dolomieu, cui si devono i primi studi su questo particolare carbonato doppio di calcio e magnesio, pubblicati nel 1791. Vengono chiamati i Monti Pallidi, dalla colorazione rosso-arancio che assume il chiaro della roccia alla luce del tramonto. Questa brillantezza alpina è un fenomeno che rende le Dolomiti conosciute in tutto il mondo e simili ad un paesaggio da favola. Godono, per la loro bellezza, di una fama che va oltre la loro relativa altezza, tanto da meritare ufficialmente nel 2009 il riconoscimento di Patrimonio Naturale dell’Umanità da parte dell’Unesco. La vetta più alta è la Marmolada (Punta Penia, 3.343 metri slm) e la prima scalata fu nel 1864 da Paul Grohmann.
Il Trentino viene definito anche “la Finlandia d’Italia” grazie ai suoi 297 specchi d’acqua ed il grande numero di fiumi che coprono un territorio di circa 35 kilometri quadrati. La diversità di laghi nel Trentino è tanto grande quanto le loro sfumature di colori: dall’azzurro al verde smeraldo degli specchi d’acqua di fondovalle, dei laghi di mezza montagna o altipiani, ai laghetti alpini incastonati tra le montagne. I laghi del Trentino non sono solo caratterizzati dalla limpidezza della loro acque, ma anche dalla pescosità. La provincia di Trento è da sempre territorio di confini, ma è soprattutto un importante luogo di incontro di aree culturali. E’ un territorio dove passi montuosi e altipiani incontrano verdi vallate ed è una terra dove diverse persone e culture si incontrano. Nell’antichità si incontrarono i romani ed il popolo celtico, nel medioevo i retoromani e gli invasori germanici, più tardi si mischiarono le culture tedesche, italiane e ladine. La sua storia e la posizione abbastanza isolata di alcune vallate, hanno reso questo territorio ricco di storia e tradizioni che si conservano ancora oggi.
E’ ricco anche di minoranze linguistiche e… di specialità gastronomiche. Lo speck, per esempio, è il risultato di un particolare processo eseguito sulla spalla disossata di maiale cruda, trattata ed affumicata per permetterne la conservazione. Si mangia cruda a fette molto sottili, da accompagnare ad esempio con scaglie di grana e rucola, o a fette più grosse, cotta ai ferri dopo averla passata in olio d’oliva con alcune gocce di aceto. La polenta è un alimento di antichissima origine, molto comune nelle regioni dell’Italia settentrionale. Dalla polenta di farina gialla alla caratteristica polenta nera a base di grano saraceno, inutile dire che sono centinaia le ricette che vedono protagonista la polenta, servita di volta in volta con cacciagione, formaggi o funghi. I canederli sono un primo piatto tipico e si tratta di gnocchi di pane, latte e uova, solitamente insaporiti con aggiunta di speck, prosciutto, formaggio e prezzemolo. Possono essere serviti sia con il brodo di cottura oppure “asciutti”, con il burro fuso. Questa regione vanta una lunga tradizione vitivinicola ed è un produttore di vini pregiati. Tra i bianchi locali spicca soprattutto il Nosiola, dall’omonimo vitigno nella Valle dei Laghi e della Val di Cembra. Dall’appassimento delle sue uve si ottiene il rinomato Vino Santo Trentino. Tra i vini rossi locali invece spicca soprattutto il Marzemino ed il Teroldego Rotaliano. Nel periodo natalizio, soprattutto, una delle bevande preferite è il vin brulè accompagnato da biscotti fatti in casa. Se non ci siete stati, organizzate un soggiorno lì e non ve ne pentirete! 🙂
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